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L'ALLUCE VALGO

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L’alluce valgo è una deformità del piede in cui l’alluce devia lateralmente verso le altre dita, formando una sporgenza ossea alla sua base.

Questa condizione può essere più di un semplice problema estetico, perché col tempo può provocare dolore e difficoltà nel camminare.

Può essere causato da fattori genetici, da scarpe inadatte, ma soprattutto da alterazioni dell'organizzazione motoria generale o disfunzioni dell'uso dei muscoli del piede, legate all' alterata informativitá nei confronti del cervello.

I piedi, infatti, sono la parte del corpo attraverso cui si entra in contatto col " mondo" su cui si cammina ( o si sta anche " solamente in piedi").

Grazie alla loro complessa anatomia neuro-muscolo-scheletrica, inviano un' infinità di sensazioni che forniscono importantissime informazioni al cervello  con cui viene organizzata la variabilità  dell' azione del cammino ( o dello " stare in piedi"), inducendo modificazioni in tutto il corpo.

È infatti fondamentale per la salute, essere in grado di variare il proprio corpo durante lo svolgimento  delle azioni a seconda dell' ambiente in cui si agisce.

Camminare sulla sabbia,per esempio, o su un parquet,o sull' erba, deve risultare sempre diverso!

Non adattare il proprio modo di camminare al mondo su cui si cammina è conseguenza di una organizzazione patologica del proprio " muoversi", che comporta problematiche  ai piedi che poi, progressivamente, interessano tutto il corpo.

Da questo punto di vista è fondamentale capire come anatomia,funzione e informativitá si interfaccino continuamente durante la programmazione delle azioni.

L' anatomia del corpo umano, dal sistema muscolo-scheletrico a quello nervoso, centrale e periferico, è direttamente collegata alla funzione che una specifica parte del corpo deve poter svolgere. Più l' anatomia risulta complessa, più la funzione relativa a quella parte del corpo è sofisticata ed anche l'importanza delle informazioni relative è alta ai fini dell' agire.

I piedi hanno una anatomia molto complessa proprio perché attraverso di essi il cervello interpreta il suolo e organizza il corpo.

Se per qualche motivo viene alterata l'anatomia, si ha una compromissione direttamente proporzionale della capacità  informativa di quella parte e conseguentemente anche della funzione.

Allo stesso modo è altrettanto vero che se per qualche motivo viene alterata la funzione, a causa di un' alterata capacità informativa,l'anatomia si modifica di conseguenza,comportando a sua volta un' ulteriore alterazione della funzionalità e dell' informativitá, facendo cadere la persona all'interno di un circolo vizioso patologico,generato dalla disintegrazione dell' Unità corpo/mente(cervello) che è all' origine della patologia stessa!

Un piede che perde la sua funzionalità è un piede che non riesce più a comunicare correttamente informazioni al cervello relative al mondo , di conseguenza il cervello organizza una camminata del tutto anomala ed inadeguata, scarsamente variabile, che induce la modifica anatomica patologica nel piede ( che a causa di tutto questo processo diviene un " piede rigido", minimamente modificabile e quindi scarsamente informativo),ma anche di altre parti corporee collegate per funzione al piede.

Per poter riabilitare una situazione simile è fondamentale partire dal ri- imparare a costruire sensazioni corrette con i piedi che possano informare il cervello in maniera ottimale da potergli consentire un' organizzazione motoria del corpo sana e variabile.

La Riabilitazione Neurocognitiva offre un percorso terapeutico basato su esercizi di percezione ed interpretazione attraverso i piedi in modo tale da ristabilire una corretta capacità informativa che garantisce una conseguente rimodellazione dell' anatomia e il recupero della funzionalità.

L'importanza di un percorso terapeutico adeguato è fondamentale  non solo a scopo preventivo,per evitare che la situazione di valgismo dell' alluce arrivi a una severità invalidante e necessiti di trattamento chirurgico, ma soprattutto in caso di chirurgia già avvenuta in modo tale da evitare la riattivazione del circolo vizioso descritto  in precedenza fra anatomia,informazione e funzione  che porterebbe ad  una recidiva della situazione patologica.

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