l'ernia del disco

E’ una fuoriuscita del nucleo polposo del disco intervertebrale che comprimendo le strutture nervose spinali causa dolore, formicolii ed altre alterazioni della sensibilità in genere, debolezza muscolare e limitazione dei movimenti, ma soprattutto alterazione dell’ottimale informatività fra corpo e cervello di cui i sintomi precedentemente descritti ne sono la conseguenza. I dischi intervertebrali, infatti, non sono solo delle parti meccaniche ammortizzanti, ma sono prevalentemente delle strutture altamente informative, in quanto ragguagliano costantemente il cervello sull’infinita variabilità delle sensazioni provenienti dalla colonna vertebrale, in modo tale che il cervello, a sua volta, la possa organizzare in maniera mutevole, armoniosa ed unica all’interno di ogni singola azione compiuta. Quando i dischi intervertebrali iniziano ad “inviare messaggi alterati al cervello”, di conseguenza quest’ultimo comincia ad organizzare le azioni basandosi su “informazioni falsate e fuorvianti” promuovendo una scarsissima qualità dei gesti prodotti e facendo insorgere la sintomatologia, che risulta quindi essere causata dall’alterazione della rappresentazione mentale del proprio corpo, dall’alterata percezione del dolore e del movimento ( in cui il movimento diventa dolore) e dallo scarso controllo cognitivo sull’organizzazione stessa dei movimenti. All’interno di un quadro clinico così complesso La Riabilitazione Neurocognitiva mira, attraverso i suoi percorsi terapeutici a ridurre/eliminare il dolore, ristabilire il controllo motorio e ricreare una corretta rappresentazione mentale dello schema corporeo e del movimento. Gli esercizi proposti si basano prevalentemente sulla discriminazione tattile (con riconoscimento di forme, materiali o pressioni sulla schiena) e sulla capacità immaginativa e percettiva delle sensazioni emergenti negli specifici movimenti/azioni proposti, in modo tale da ri-insegnare al cervello una corretta creazione ed interpretazione della variabilità sensoria vertebrale. Risulta quindi essere un approccio molto efficace in quanto, non è solamente limitato al tentativo di trattare i sintomi fisici, ma punta a riprogrammare il sistema nervoso per ottenere un recupero più ottimale, raggiunto attraverso la risoluzione della causa scatenante, duraturo e consapevole, in quanto la nuova conquistata condizione di sano funzionamento dell’Unità Corpo/Mente evita recidive o situazioni patologiche similari e le competenze cognitivo/motorie apprese dal Paziente durante il suo percorso terapeutico rimangono e permangono anche oltre il termine dell’iter riabilitativo, diventando proprietà intrinseche del “Nuovo Sistema Corpo”.